“COME POSSO AIUTARE” la Community per soli professionisti – ABBIAMO BISOGNO DI TE –
La nostra Community “COME POSSO AIUTARE” per soli professionistiè pronta per accoglierti ed offrirti Formazione e progettualità condivise
La nostra Community “COME POSSO AIUTARE” per soli professionistiè pronta per accoglierti ed offrirti Formazione e progettualità condivise
Abbiamo bisogno di te esattamente come tu Sei
L’“udire le voci”, classificato in ambito psichiatrico come allucinazione uditiva, è un fenomeno che qualsiasi persona di diversa fascia d’età (minore, giovane, adulto o anziano) può riscontrare in uno specifico momento della propria biografia.
Tale fenomeno si caratterizza per generare voci di diversa tipologia come suoni, musiche, pensieri, rumori, dialoghi interni, voci esterne o interne associate a persone, cose, animali, ecc.
In particolare, un uditore di voci, nel momento in cui riferisce di esperire le allucinazioni di tipo uditivo, si trova a gestire l’impatto e le criticità che tale fenomeno può generare. Tali criticità si riferiscono a diversi ambiti di vita di una persona tra cui quella lavorativa, relazionale, economica, psicologica, familiare e di salute.
Queste criticità possono avere un impatto sia sulla biografia dell’uditore di voci ma anche sulla Comunità
ovvero tutti i ruoli/cittadini di un certo territorio che interagendo concorrono a configurare il fenomeno dell’udire le voci in diversi contesti di vita.
Tale progetto si pone l’obiettivo di promuovere nella Comunità umana, delle modalità che mettano nelle condizioni l’uditore di voci e i vari ruoli con cui esso interagisce, di gestire l’insorgenza di tale fenomeno e le diverse criticità in ottica di promozione della salute e della coesione sociale della stessa.
Pertanto, il presente progetto si pone le seguenti domande:
come l’uditore di voci configura il fenomeno dell’udire le voci nell’ambito della sua biografia?
Come la Comunità configura il fenomeno “udire le voci”?
Ma soprattutto: quali modalità di gestione mette in campo l’uditore di voci nel gestire l’impatto e le criticità che il fenomeno dell’udire le voci può generare nella sua biografia?
Ed infine:
quali servizi offre la Comunità per la gestione di questo fenomeno?
In linea con questo obiettivo e con queste domande, la presente ricerca è volta a costruire un database che consenta di fornire servizi utili alla Comunità in ottica di promozione della Salute e coesione sociale della stessa. In tal senso, verrà costruito un questionario che indagherà come i membri della Comunità configurano il fenomeno e le modalità che mettono in campo nella gestione dell’impatto e criticità che questo ha sulla stessa.
Tale questionario sarà costituito da domande aperte e a risposta multipla e verrà prossimamente pubblicato sul sito dell’Associazione.
Per aggiornamenti sulla ricerca e sugli eventi divulgativi sarà possibile consultare i nuovi spazi che verranno creati sul sito dell’Associazione.
” Sono migliaia le richieste di aiuto da parte di familiari che… leggi articolo
Grazie al giornalista e scrittore Bruno Cimino, voglio condividere con te questo articolo.
Se sei un Professionista scrivici perché abbiamo bisogno delle tue competenze e collaborazione.
Grazie
Cristina Contini – Presidente
La Community “COME POSSO AIUTARE” è una possibilità relazionale responsabile indispensabile per creare nuove alleanze di scopo
Offre l’opportunità di ricevere, e dare, contributi attraverso l’aggiornamento formativo, la condivisione di casi clinici e progettualità.
Per fare questo parleremo di noi, di quello che facciamo in quanto attori e non puri osservatori.
Una opportunità per essere insieme strumento esecutivo
La Community “COME POSSO AIUTARE”, un sano potere di gruppo che valorizza la propria forza vitale e che può contare su una base di persone organizzate, alleate e professionali.
Una possibilità “consistente e persistente“ distinta e autonoma, grazie alla risorsa principale a cui tutti abbiamo accesso: le relazioni
Durante lo sviluppo delle attività della Community “COME POSSO AIUTARE” è previsto l’accostarsi dell’Università degli Studi di Padova – FISPPA Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata – in quanto insieme abbiamo attivato, per la prima volta in Italia, la Ricerca Nazionale “PsicoVOICE”, di durata triennale.
Community COME POSSO AIUTARE Progetto – Quando, Perché, Come, Dove e Cosa
Programma formativo PROFESSIONISTI
Community COME POSSO AIUTARE modalità e costi per aderire
Un fare insieme che porta capacità di intervento e trasformazione, per contribuire a costruire una nuova cultura di appartenenza e partecipazione
In questo momento epocale il disagio psichico può essere affrontato partendo proprio dai professionisti, ragione per cui questa formazione è rivolta agli psichiatra, psicoterapeuta, educatori, terapisti ed operatori.
È doveroso CREDERSI e procedere con le nostre competenze nella consapevolezza di cosa ancora possiamo Fare o Dare.
Vi aspettiamo numerosi perché
prendere una posizione può essere percepita come un tempo “sospeso” ma segna sempre un inizio
e simultaneamente una fine: si chiama PROGETTO.
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Scarica Modulo iscrizione a formazione
Per qualsiasi informazione
Giornalisti si presentano a noi dopo aver appreso della qualità dei nostri servizi e della particolarità del
“COME” nel 2005 è nata la prima associazione in Italia che ha parlato del fenomeno del sentire le voci
Così quando devono scrivere un articolo ci contattano e si prendono tutto il tempo che serve per toccare con mano questo fenomeno, “mondo molto invisibile” per i familiari e i professionisti che sono costretti ad accogliere questo disagio.
Per noi che facciamo questo “lavoro” mettendoci professionalità e cuore è molto gratificante leggere cosa scrivono di noi in Svizzera e in Germania.
Per la pubblicazione avvenuta sul quotidiano tedesco Junge Welt vi lasciamo la traduzione in italiano dell’articolo – Un problema represso –
A special thanks a Francesco Bertolucci, giornalista freelance, per la professionalità dimostrataci da parte dell'intero nostro Staff e CS.
Cristina Contini – presidente
Una intervista nasce con lo scopo di offrire informazioni importanti ed in questa, il conduttore televisivo la conduce in modo esemplare, perché ponendo domande precise ha fatto emergere molte caratteristiche e modalità fondanti della nostra associazione.
Questa intervista, nel vero senso della parola, “è un vedere dentro”
Un grazie particolare al Dott. Bocci che tramite la sua professionalità, ha dato alla stessa il significato primario dell’incontro, dove nello scambio – tra domande e risposte – si sono ufficializzate le nostre attività.
Grazie da parte dell’intero staff
[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=8FtpfQ4I7rI[/embedyt]
Una intervista nasce con lo scopo di offrire informazioni importanti ed in questa, il conduttore televisivo la conduce in modo esemplare, perché ponendo domande precise ha fatto emergere molte caratteristiche e modalità fondanti della nostra associazione.
Questa intervista, nel vero senso della parola, “è un vedere dentro”
Un grazie particolare al Dott. Bocci che tramite la sua professionalità, ha dato alla stessa il significato primario dell’incontro, dove nello scambio – tra domande e risposte – si sono ufficializzate le nostre attività.
Grazie da parte dell’intero staff
[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=8FtpfQ4I7rI[/embedyt]
Su un campione di 18.147 italiani, provenienti da differenti ambienti sociali, livello di istruzione, occupazione, il cui comune denominatore è rappresentato dall’aver vissuto la fase acuta del primo lockdown con ripercussioni psicologiche inerenti al lavoro e alla salute:
Le problematiche non riguardano, purtroppo, solamente la fascia di età adulta, ma anche quella dei più giovani.
Da uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini di Genova, è emerso che circa due terzi dei bambini con età inferiore ai 6 anni ha manifestato sintomi di regressione comportamentale
per quanto riguarda i ragazzi, questa percentuale si attesta intorno al 71%
Questi dati si evincono da questo articolo pubblicato in data odierna.
Già già da molti mesi il nostro staff ha preso atto di questo aumento considerevole, per questa ragione
invitiamo le famiglie ad accogliere sempre più le parole, e non parole, che i nostri figli hanno per noi
che in realtà vorrebbero avere e tenere per se stessi..
Restiamo a vostra disposizione.