Le voci
Perchè si sentono le voci, cosa si prova e come si affrontano
A prescindere dalle nostre convinzioni, educazione, credo religioso o assunti di base, è importante indossare un sano atteggiamento di curiosità, al fine di non precludere alcuna strada.
Colui che sente, soprattutto quando è all’inizio della sua esperienza, non fa – né cerca – classificazioni di voci: semplicemente pensa a chi possano appartenere, soprattutto perché non sempre è visibile colui che parla, producendo appunto una Voce.
Nella maggioranza dei casi si trovano spontaneamente spiegazioni non psicologiche, nel senso che alle voci si attribuiscono ambiti spirituali, paranormali o religiosi.
Chi non ha mai riflettuto sul fatto che alcuni uomini beatificati e santificati fossero uditori di voci, comincia a farlo. Chi si è ritenuto sino a quel momento una persona estremamente razionale e oggettiva comincia a leggere libri sul paranormale, ecc. Ci si sofferma su queste giustificazioni soprattutto se le voci provengono dall’esterno dell’individuo, ritenendo pertanto possibile che solo alcuni uomini siano in grado di percepirle.
Secondo le prospettive spiritualiste, quindi, molte voci vengono attribuite a Guide Spirituali personali o mèntori che preparano verso un cammino spirituale (Myrtle Heery), sulla base dell’idea che il Divino possa essere scoperto all’interno della coscienza umana e che possa rappresentare una possibilità di evoluzione e di elevazione per la persona che lo avverte.
In un contesto paranormale, invece, si aprono le strade della telepatia, di una sensibilità extrasensoriale, ecc. Strade che divengono certamente oggetto di attenzioni mediatiche ma, troppo spesso, dal punto di vista delle voci, per nulla esaustive.
Sandra Escher, giornalista e moglie dello psichiatra Marius Romme, ha sottolineato che la differenza più significativa fra le diverse spiegazioni che sono state date delle voci è “quella fra le prospettive che considerano le voci come maestre di un percorso interiore e quelle che le considerano come un sintomo di malattia”.
Le spiegazioni psicologiche, infatti, considerano le voci come provenienti dall’interno dell’individuo e quindi, indirettamente, sostengono che l’uditore ne sia il creatore.
La psichiatria classica invece, non facendo una distinzione tra voci interiori od esterne, classifica le voci solo come sintomo di malattie o di disfunzioni gravi, quali la schizofrenia, la depressione maggiore, gli stati maniacali nel disturbo bipolare, i disturbi dissociativi, i gravi disturbi di personalità, l’uso di sostanze, ecc. È certamente una spiegazione molto limitante, perché le valuta soltanto sotto l’aspetto psicopatologico, non interessandosi al significato delle voci, ovvero al loro contenuto, ed affronta le allucinazioni uditive principalmente attraverso l’uso dei farmaci.
Fino a una decina d’anni fa, prima che in Italia si facesse un’educazione e formazione sulla Recovery (che significa ripristinare una condizione di appartenenza a se stessi che contraddice drasticamente il semplice farsi paziente, attendendo passivamente che qualcuno dispensi per noi la salute) lo psichiatra difficilmente, nei propri colloqui col paziente, gli chiedeva se sentiva le voci. Il farlo implicava essere in grado d’aiutarlo, fornendogli strategie per star meglio, oltre alla prescrizione ulteriore di farmaci, ragione per la quale l’uditore ha sempre mantenuto il riserbo delle proprie voci.
Cosa sono le voci?
Le voci, come mezzo di comunicazione tra gli uomini, dal mondo della musica a quello radiofonico, sono intese come “suoni generati per azione delle vibrazioni delle corde vocali”. Ma quando si parla di voci sentite inaspettatamente, esse non vengono contemplate come mezzo di comunicazione, a prescindere dalla loro origine…
Dove si sentono
Quando abbiamo un problema cerchiamo la soluzione fuori o dentro di noi. Voci interne, voci esterne: abbiamo visto che sono due modi di percepire le voci. Chi sente le voci fuori si sente come parte di qualcosa.È come se le voci, parlandogli, lo facessero sentire parte di un qualcosa a cui, col tempo, può unirsi sempre più…
Come si manifestano
Gli uditori quando sentono le voci provano una sensazione identica a quando ascoltano qualsiasi altra cosa, indipendentemente dal fatto che quella sensazione fisica sia provocata da una condizione interna o esterna. Da qui la prima distinzione del sentire voci interne ed esterne.
Come possono essere
Le voci possono essere positive o negative, spiritose o critiche, complimentose o spiacevoli. Vi può essere la voce che affligge, nel senso che attacca e si sofferma su un avvenimento o su un fatto per esasperarlo. Questa viene recepita come un’esagerazione…
Come si affrontano
Punti chiave per l’affrontamento
Strategie per affrontare le voci
La malattia diviene vera malattia quando mette in evidenza il fatto che non si è trovata una risposta al perché si soffre.
A volte i bei discorsi, che sembrano ben equilibrati e dosati da parole mediche inoffensive, possono restare soltanto bei discorsi, se il parlare lascia il cuore arido e insensibile. Ognuno deve darsi una risposta al perché soffre.
Chiunque può aiutare un uditore di voci a capire perché soffre così tanto a causa del sentire le voci. Poco importa se la sua risposta sembra stupida; importa soltanto che quella sia la sua vera risposta alla propria sofferenza.
Purtroppo, quando soffriamo, non solo soffriamo, ma facciamo soffrire. Dire a un uditore di voci che la sua sintomatologia rientra in uno stato di malattia mentale che non può migliorare, è come dire a una persona che ha un tumore dal quale non potrà mai guarire. Quante persone hanno cercato il suicidio di fronte alla consapevolezza di una diagnosi tumorale certa? Continua la lettura…
Risorse
Media, libri, film e link utili
Ulteriori risorse sulle voci e sul mondo degli uditori.
F.A.Q
Domande & Risposte
Risposte immediate alle domande più frequenti di chi si avvicina al mondo delle voci per la prima volta.
Testimonianze
Condividere per formare e informare
Ricevi le ultime informazioni su eventi e corsi organizzati dalla nostra associazioni sul mondo degli uditori di voci.