“Le principali classificazioni fatte fino ad ora dallo scienziato al religioso portano a pensare che la differenza tra pensiero, coscienza e ‘voce’ sia più sottile di quanto possa apparire e che l’essere uditori di voci può essere considerato anche solo un modo diverso di sentire il mondo attorno a sé stessi.” Marius Romme

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grazie alla Dott. ssa
Luigina Sista, Psicologa e Psicoterapeuta 
 
 
Francesca Fabbiani
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