Il gruppo di uditori di voci di Reggio Emilia si sta incontrando con regolarità ogni 15 giorni, con sempre più carica ed entusiasmo. nell’ultimo anno abbiamo espresso con sempre maggior forza il desiderio di aprirci all’esterno per poter raggiungere persone che si sentono sole o isolate. Sappiamo infatti che udire le voci è un fenomeno diffuso anche tra persone che non rientrano nei circuiti psichiatrici ufficiali, e difficili da raggiungere.

Per questo motivo siamo riusciti ad organizzare una giornata di sensibilizzazione e di confronto al Mauriziano in Reggio Emilia, aperta alla cittadinanza e un’altra ne abbiamo in programma per novembre. Il gruppo fantastica anche sull’ipotesi di aprire un sito internet e di fondare una associazione.

La mia partecipazione a questo gruppo come operatore della salute mentale mi ha consentito di avere accesso a nuove chiavi di comprensione della malattia, e mi conferma l’utilità unica di promuovere la cultura del mutuo aiuto. Lo sviluppo del gruppo è emblematico di come la persona possa cambiare nel confronto con l’altro e passare da una condizione in cui si sente passiva e bisognosa di aiuto ad una posizione in cui si sente utile e promotrice di azioni di aiuto.

Inoltre chi partecipa al gruppo si sente in qualche modo liberato dallo stigma della malattia e proprio questa liberazione lo rende forte della propria esperienza e portatore di cambiamento prima verso se stesso e poi verso l’altro.

Come operatore ho fatto veramente poco, se non fidarmi o meglio affidarmi al racconto profondo di questa esperienza, e osservo con la gioia nel cuore la costruzione di una storia nuova.

Ciao a tutti Gloria