Le grandi crisi rappresentano un’opportunità di cambiamento che ci costringono a rivedere la nostra economia personale, soprattutto quella dell’anima.

stiamo vivendo una crisi che non conosce confini, soprattutto interni

Non siamo mai stati così fisicamente distanti ma forse è proprio per questa lontananza che siamo determinati ad avvicinarci l’un l’altro. La buona notizia è che abbiamo creato piattaforme di persone sfruttando la tecnologia in modo da aiutarci a vicenda.

 

 

 

 

 

 

In questa nuova economia personale potremmo accorgerci di sentirci in una condizione di disagio “mentale” complessa difficile da riconoscere perché derivante da molti fattori ad esempio:

  • dalle caratteristiche specifiche dell’evento che lo ha causato;
  • dalle nostre caratteristiche personali – in termini della nostra storia medica, psichica e familiare;
  • dalle modalità di intervento nel periodo post-trauma.

Queste sono le sensazioni che potremmo vivere dopo la fine dell’emergenza quando torneremo alla normalità e quando, prevedibilmente, faremo fatica a tornare alla normalità del “prima”:

  1. potremmo avere ricordi improvvisi che si manifestano in modo molto vivido accompagnati da emozioni dolorose;
  2. provare uno stato emozionale di disinteresse capace di creare un accumulo di ansia inspiegabile;
  3. sentirci minacciati dal trauma facendoci percepire costantemente in pericolo.

 

 

il tuo assetto mentale è il nostro principale strumento

 

 

SI PUÒ COMUNICARE ANCHE SENZA INCONTRARSI

Parlare in TEAMS è una finestra dove l’incontro determina già un cambiamento, un contatto profondo ed autentico capace di rigenerare l’economia della nostra anima.

Jung sosteneva che in uno spazio condiviso “l’immaginazione agisce e trasforma”

Chiamami e ci accordiamo.
Davide Salvarani

vicepresidente cell. 392.035.43.73