L’ultima social mode, che sta spopolando tra i giovanissimi sul web è quella della “Charlie Charlie Challenge”, che consiste in una sorta di seduta spiritica da effettuarsi davanti ad una telecamera per essere immediatamente postata sui propri social.
Per questa sfida, che si ispira alla “tavola Ouija”, bastano un foglio di carta con quattro quadranti dove vengono riportate le risposte “si” e “no” e due matite in equilibrio una sull’altra a forma di croce al centro.
Si inizia con una domanda: “Charlie, Charlie sei qui?” con la quale si evoca lo spirito di Charlie, al quale poi possono essere rivolte domande alle quali risponderà si o no facendo muovere le matite. Al termine della seduta è necessario concludere con la formula “Addio Charlie”, facendo cadere le matite per terra e chiudendo così il passaggio per lo spirito.
Non è semplice rintracciare l’origine di tale gioco, ma pare che questa versione sia una mescolanza tra due giochi distinti: “El juego de la lapicera”, molto diffuso in Spagna e nei paesi sud americani, e il “Charlie Charlie”, che si effettua in coppia e utilizzando sei matite colorate, entrambi però con lo stesso scopo di evocare spiriti in grado di rispondere alle proprie domande sul futuro.
Vi sono voci contrastanti anche sull’identità di Charlie, le notizie in rete lo identificano come un bambino messicano di 10 anni che si tolse la vita nel periodo della dominazione spagnola, notizie però smentite da giornalisti e studiosi messicani che affermano invece non esistere alcun demone messicano di nome Charlie, (anche solo per il fatto che se fosse di origine messicana si chiamerebbe Carlos).
Rimane di fatto che, dopo averne dato notizia su un emittente televisiva Dominicana, la “Charlie Charlie Challenge” ha avuto una diffusione virale e rapidissima attraverso il web che ha valicato i confini sia di tipo territoriale che linguistico, tanto che l’hastag #charliecharliechallenge è stato ritwittato quasi due milioni di volte nel giro di un paio di giorni per poi invadere anche tutti gli altri social network maggiormente usati tra i giovani.
Nonostante a differenza di altre sfide lanciate sui social ( come ad esempio la sfida del ghiaccio e del sale), non si presenti come un “gioco” pericoloso, ed è evidente come il movimento delle matite (quando presente) non sia causato dallo spirito di Charlie, è anche fuori discussione il fatto che il tema del soprannaturale crei delle forti suggestioni e delle fantasie proiettive che non sempre risultano gestibili dalla persona che prova a giocare, tanto che si sono registrati già diversi casi di ricovero di ragazzi e ragazze in preda a delle fortissime crisi di nervi.
Dopo un primo caso di quattro ragazze liceali che in Colombia sono state ricoverate in preda a forti crisi e disorientamento, dopo aver giocato insieme e che sono state dimesse con la diagnosi di “isteria di massa”, anche in Italia si cominciano a registrare i primi casi, l’ultimo è di qualche giorno fa e ha coinvolto una ragazzina di 15 anni che è stata soccorsa su un bus a Napoli e portata al pronto soccorso dove le è stata diagnosticata una psicosi delirante. Come riportato dal responsabile della pediatria dell’ospedale, non è il primo caso di giovanissimi che giungono al pronto soccorso sotto shock e dichiarando di sentire voci e presenze dopo aver effettuato la “Charlie Charlie Challenge” e ci si aspetta un aumento dei casi nei prossimi giorni.
Escludendo di nuovo la presenza dello spirito di Charlie possiamo concludere che si tratta di casi di forte auto – suggestione, un meccanismo che, come ci spiega Neil Dagnall, docente di psicologia alla Manchester Metropolitan University fa si che le persone associno a Charlie ciò che accade attorno a loro. In realtà non c’è nessuna connessione ma chi ha visto fare questo gioco e lo prova a sua volta vuole credere che sia tutto vero e si aspetta che succeda qualcosa, ecco allora che fenomeni casuali come una porta che sbatte o una luce che salta vengono rivestiti di significato, stabilendo dei pattern di associazione con Charlie totalmente arbitrari e amplificati dalla forza dei social media.
Dott.ssa Mila Ferrari
Riferimenti:
http://www.giornalettismo.com/archives/1820463/charlie-charlie-challenge-leggenda/
http://www.elobservador.com.uy/la-historia-charlie-charlie-el-juego-demoniaco-que-conquisto-internet-n306056
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/charlie-callenge-fa-paura-diversi-ragazzini-ricoverati-1143644.html
http://www.giornalettismo.com/archives/1822639/charlie-charlie-challenge-spiegazione/