F.A.Q.
Domande & Risposte
Risposte immediate alle domande più frequenti sulle voci
Chi vive questa esperienza come causa della perdita del proprio controllo deve sapere immediatamente che “dietro” al sentir voci si nasconde molto probabilmente un trauma che potrebbe avere una forte correlazione con i significati esposti dalle voci stesse.
E’ luogo comune considerare il Sentire le voci come un sintomo psicosi (American Psychiatric Association, 1994). Nel contesto psichiatrico certamente Sentire le voci (allucinazioni uditive) è considerato un sintomo di primo livello della psicosi specifica della schizofrenia (Schneider, 1959).
Le ricerche scientifiche più recenti (Tien, 1991; Eaton, 1991; Bijl, 1998; Van Os, 2001; Johns & Van Os, 2001) dimostrano che:
- 2/3 degli uditori non hanno altri segni di malattia e non richiedono cure psichiatriche
- esiste un’alta correlazione fra l’isolamento (sensoriale e/o sociale) e il sentire le voci.
- solo 1 uditore su 6 rientra nei criteri diagnostici per la schizofrenia.
- nel 74% dei casi l’esordio è avvenuto dopo i 20 anni.
Per coloro che vivono questa esperienza in modo negativo o destabilizzante, qualora volessero essere aiutati e consapevoli del disagio che queste comportano, è fondamentale informarsi, condividere e comprendere il perchè di tale insorgenza.
In questi casi molto spesso le voci esternano parole che celano significati importanti oltre ad eventuali traumi vissuti.
Per coloro che vivono questa esperienza in modo negativo o destabilizzante, qualora volessero essere aiutati e consapevoli del disagio che queste comportano, è fondamentale informarsi, condividere e comprendere il perchè di tale insorgenza.
In questi casi molto spesso le voci esternano parole che celano significati importanti oltre ad eventuali traumi vissuti.
In quel periodo il 64% dei bambini che sentivano voci non le hanno più sentite perchè sono state offerte loro strategie di come affrontarle e controllarle, imparando inoltre anche a controllare le proprie emozioni.
I bambini invece che sono “stati psichiatrizzati” rendendo le voci parte di una malattia senza ricevere le dovute attenzione, le voci non solo non sono sparite, ma sono peggiorate, influendo negativamente sullo sviluppo dei bambini stessi.
(Romme & Escher, 2006).
Colui che sente le voci, si sente, o lo crediamo l’unico “soggetto attivo” oggetto del problema ma spesso per aiutarlo altre persone che gli ruotano intorno lo devono divenire, ovvero attivarsi per seguire eventuali consigli dispensati dal professionista stesso.
Per saperne di più scrivi a [email protected]
normalizzare l’esperienza condividendola immediatamente con qualcuno che conosce effettivamente “la problematica”; con un genitore esperto per esperienza, con una persona che sente le voci anchesso esperto in quanto soggetto che ha attivato vere e proprie strategie con importanti risultati, o con un professionista con competenze specifiche in merito.
Imparare a chiedere aiuto dicendo chiaramente che si sentono le voci e che il maggior disagio è dovuto alle stesse evitando di farsi un auto anamnesi.